Il sig. Medici


10-12-2005

(Prima del sogno delle ali dell'angelo)
Sono a casa mia, uguale all'originale solo un pò più grande, è giorno e con me c'è anche il mio compagno. Improvvisamente ricordo di avere un appuntamento di lavoro con una persona e sono agitata perchè è tardi, non sono pronta e inoltre, gli avevo consegnato le chiavi dell'appartamento.
Sento chiudersi il cancelletto del parcheggio, guardo attraverso le tende della porta a vetri e scorgo una persona che si sta avvicinando. Si ferma alla porta senza entrare e suona il campanello. Apro. Entra un uomo distinto, una mano è occupata dagli strumenti di lavoro, l'altra tiene le chiavi che mi porge. Le prendo. Ha capelli scuri, baffi corti e tenuti bene, sembra uscire dagli anni '40.
Fa qualche passo aventi nell'ingresso e non stacca lo sguardo dal mio. Ha un aria molto autoritaria, osserva ma non parla. Mi stringe forte la mano destra presentandosi come ....... Medici.
Fa un altro passo verso l'interno del soggiorno senza staccarsi dalla mia mano. Scruta profondamente quello che la mia casa offre ai suoi occhi soffermandosi su un muretto, cosa che mi incuriosisce perchè in quel punto non c'è nulla e con tono secco dice "oh, un drago cinese verde..." Io non vedo nulla, la sua mano è ancora attaccata alla mia. Rivolge poi lo sguardo all'orologio, io seguo il suo sguardo, sono le 10.50 e anche se la luce fuori è del giorno, nel sogno so che siamo di notte, quindi le 23.50. In quel momento stringe la mia mano così forte che mi sveglio con la sensazione che realmente qualcuno mi stesse stringendo la mano.

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