Antiche memorie: la lotta tra il capricorno e il drago


17-2-2014 

Sono nel mio letto e sto dormendo, sono a casa mia. C’è mia madre di fianco a me, dorme e sta alla mia destra. Sento dei rumori, apro gli occhi e resto concentrata in ascolto per capire di cosa si tratta. Osservo la stanza, ora la mia vista si è abituata al buio. Non è casa mia, non quella attuale, ma so per certo esserla in qualche modo. Ascolto ancora, i rumori si fanno più forti, ho paura e mi nascondo sotto le lenzuola facendo finta di dormire, forse così, chiunque sia, mi lascerà stare.  So che stanno arrivando, sono persone, sento i loro passi.  Si fermano davanti a me, resto immobile, alzano le lenzuola, per un attimo li posso vedere. Due persone, capelli scuri e corti, sicuramente un uomo mentre l’altra figura rimane parzialmente coperta dal lenzuolo in sospensione. Mi fissano,  io resto immobile senza fiatare. Sembra non si siano accorti del mio piano ma all'improvviso apro gli occhi e il lenzuolo diventa un vortice lasciandomi vedere i due solo attraverso un foro. Tutto cambia. E’ buio e mi ritrovo a camminare nella mia casa, anche se non quella attuale, nemmeno quella di prima, ma sempre mia. Un grande corridoio, è notte fuori, i soffitti sono molto alti, lo stile architettonico è antico, i tendaggi sono pesanti e coprono le grandi finestre. Io la conosco questa casa…l’ho già vista e soprattutto riconosco quando mi giro le  grandissime pareti di vetro bordate da cornici di legno scuro intagliate che lasciano vedere al loro interno stanze enormi e vuote. Nel sogno mi dico: “lo conosco già questo posto, me lo ricordo”. Non ho idea di cosa siano quelle stanze ma nello stesso tempo lo so…è difficile a spiegarsi… decido quindi di percorrere il corridoio. Non c’è molta luce ma riesco ad arrivare di fronte ad una delle pareti di vetro, stimo circa 6/8 metri di altezza. Osservo dentro, vedo una sorta di enorme cavalletto di legno alto come la vetrata. Sulla gamba destra del cavalletto c’è qualcosa che si muove ma non sento nessun rumore. Comincio ad osservare bene, sono 2 animali enormi dai colori chiari, quasi metallici, difficili da riconoscere dato che si stanno azzuffando tra loro. Un po’ scettica mi avvicino di più alla vetrata per comprendere meglio la scena: un drago a 4 zampe e una sorta di pesce con mezzo corpo animale con le due zampe anteriori (sembra un capricorno) che muovendosi in forma perfettamente ovale, si azzuffano pesantemente. Resto li per un tempo indefinito perché questa sequenza assai strana mi rapisce, soprattutto la forma dell’ovale che non viene mai interrotta. Posso azzardare la somiglianza con un meccanismo, come se in qualche modo siano attaccati alla gamba di quel enorme cavalletto. Si muovono su e giù velocemente.
Quando decido di muovermi, mi accorgo di essere ancora al buio e di essere  sola. Provo a chiamare…”c’è qualcuno??” Con mia sorpresa, quasi alle mie spalle, una donna dai capelli corti e scuri sembra uscire da una stanza che non vedo, richiudendosi la porta alle spalle, quasi mi attraversa il corpo e se ne va… cerco di fermarla ma ne mi vede ne mi sente. Stessa cosa per un ragazzo alla mia destra, esce da una porta, se la chiude alle spalle, io che tento di chiamarlo, di fargli accendere la luce ma nulla…nessuno mi sente e mi vede. Allora comincio a chiedere aiuto sempre più forte, volevo che qualcuno mi sentisse…ed infatti il mio compagno reale mi sveglia dal sonno.

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