Un lavoro per Jonny.



29-8-2016

Ambientato ai giorni nostri, sono in  Sud America  per lavoro. Parlo con delle persone che si trovano lungo la strada, capisco che non sono molto ferrata nella lingua locale. Entro in albergo, ci sono diverse persone che vanno e vengono. Sto facendo il check-in all'accettazione quando alzo lo sguardo verso l’ingresso e vedo arrivare una faccia che ben conosco, Jonny D. Lo vedo avanzare nella mia direzione e gli sorrido esclamando “ohhh guarda un po’ chi si rivede”!! (In effetti era da un po’ che non ci trovavamo nei sogni)  Jonny di rimando sorridente mi dice “guarda che sono io che ti ho chiamato qui”! Rido. 

C.S.: Sempre in albergo, parlo con il personale per capire cosa potrei mangiare visto che ho una dieta particolare,  così dopo qualche minuto mi portano in una sorta di piccolo laboratorio composto da diversi macchinari appesi al soffitto e circa 5/6 persone in camice bianco che ci stanno lavorando.  
Cominciano a spiegarmi in gergo tecnico (biologia/chimica/genetica) argomenti che nel sogno capisco bene ma nella realtà no. E di questo gap nel sogno me ne accorgo. Mi mostrano un macchinario che sta preparando un composto semiliquido, un po’ grumoso, dal colore imprecisato. A pensarci ora non mi dava certo l’idea che fosse cibo.  Una volta finito esco e torno al banco dell’accettazione  dove trovo il mio compagno. Di fronte a noi una sorta di grande scatola scura aperta, dentro ci sono dei componenti elettronici di vario genere e forma, mi mostra come trovare e asportare dei pezzi, come se dovessi rubarli.    

         C.S.: Esco dall'albergo, è sera tarda, fuori è buio e la città è illuminata da lampioni color ambra. Sembra un quartiere antico. Sto tenendo d'occhio delle persone che sembra si stiano divertendo seduti ad un tavolino di un bar. Noto, guardando verso l’alto, una farfalla molto grande venire verso di me (occupa più dei due palmi messi vicini). Metto le mani vicine sperando che si posi e infatti accade ma sembra sia morente. La appoggio al mio torace, all'altezza del cuore e le accarezzo con delicatezza il dorso che sembra corazzato. Le ali sono marroni scuro e hanno dei grossi punti rossi. Qualche secondo e si riprende, volando via leggera verso l’alto appoggiandosi poi su un grosso filo della corrente. Era grande e potevo vederla molto bene.
                   
(Questo sogno aveva qualcosa di strano che mi ha lasciato decisamente perplessa).

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