La Biblioteca



Mi stavo recando in una biblioteca che faceva parte di un complesso scolastico privato a cui io non potevo accedere.
Entrai ugualmente mettendomi a osservare gli svariati titoli presenti.
In un angolo a destra,poco illuminato, alcuni di questi testi si potevano anche acquistare.
Ne presi in mano alcuni, parlavano di architettura moderna e pensai che il compleanno di Silvia era ormai prossimo.
Potrei regalargliene uno pensai, ma in quel momento la mia attenzione si spostò verso una collana composta da tre testi.
Trattati di storia dell’arte, dovevano essere molto costosi perché le pagine erano patinate, le stampe a colori molto dettagliate e le foto proponevano particolari nascosti, che mi facevano vedere le opere da un'altra prospettiva.
Ne presi due e uno per volta li sfogliai con grande curiosità, presa soprattutto dalle bellissime immagini.
Girai il testo per guardarne il costo e vidi con rammarico che era troppo alto, anche se scontato, non potevo permettermelo.
Li posai e continuai il mio giro ma il tempo a mia disposizione era terminato.
La chiusura della biblioteca era imminente, non volli però andarmene, così mi nascosi nell’angolo più buio della sala.
Da quella posizione potevo scorgere un corridoio ed una stanza illuminata a destra.
Una donna stava avanzando nel buio, aveva tutta l’aria di essere una professoressa.
Portava capelli raccolti e occhiali da vista, indossava un distinto talieur.
A un tratto si fermò, come se avesse scorto qualcosa con la coda dell’occhio e guardando nella mia direzione disse “ cosa ci fai ancora qui, tu non puoi restare”…

Risposi che me ne sarei andata subito, ma così non feci.

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