Mitra.

(Image font: http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=41888)

18-1-2014

Notte, mi trovo con un gruppo di persone che non riconosco ma che so essere di fiducia dato che ci scambiamo pacchetti di materiale non proprio legale e siamo alla ricerca di un luogo dove metterla al sicuro. Prima di nasconderla ne divido un po’.
Ci spostiamo in una zona di reperti archeologici, purtroppo non si vede benissimo data la poca illuminazione, ma il tragitto lo facciamo comunque fino alla fine.
Prima di uscire noto un promontorio di roccia con l'ingresso di una caverna.
Ai piedi del promontorio, dove mi trovo io, c’è una sorta di cilindro di pietra alto circa 1 mt sembra abbia un incisione sulla parte alta, una lettera M (in maiuscolo).
La osservo da vicino e una voce mi dice: "toccala e spingila verso l'interno", come fosse un pulsante da premere. E' un meccanismo infatti e la lettera entra nel cilindro.
Dalla grotta viene espulso un cilindro più piccolo rispetto a quello che stavo osservando. 
Purtroppo cade distante da me, troppo vicino alla grotta, posso solo notare che c’è una piccola statua al suo interno. Di fianco alla lettera M compare un'altra lettera (che non vedo) che premo come ho fatto con la prima e un altro cilindro viene espulso fuori; questa volta cade praticamente ai miei piedi senza subire danni. Lo raccolgo e mi reco sotto una copertura nei dintorni per studiarla meglio.
Alta circa 40cm e 20cm di diametro riporta una incisione di un umano (credo) con ai suoi piedi un pesce/serpente che osservo bene (potrebbe essere una murena, ma è confuso il ricordo). 
Mi concentro ulteriormente sulla statua notando che la figura maschile è scalza, porta un gonnellino corto e decorato con un lungo bastone sulla mano destra, alto quasi quanto lui, c'è qualcosa di bianco brillante nel volto ma non riesco a capire cos'è, sicuramente non sono gli occhi. 
Sotto, sul basamento, compare la parola IO. 
In quel momento preciso nella mia mente si creano dei collegamenti/ricordi con la lettera M compongo vari nomi e giungo infine a quello di Mitra. Il mio punto di osservazione improvvisamente viene traslato sul cilindro iniziale, dove vedo la M illuminarsi. 
Ritornata in me, avvolgo la statuina in un panno facendo attenzione a non rompere ulteriori pezzi. (nell'osservarla e girarla si erano rotti un paio di pezzettini) mi giro verso il cilindro iniziale e vedo 2 cani, un po’ strani (ma non ricordo il perché), vicino a me invece noto dei colombi a cui do delle briciole di un panino che avevo portato.
Forse anche qualche altro animale, mi sto svegliando  e non ricordo altro.

Commenti

  1. "Il 13 è comunque un numero associato alla Morte e al cambiamento. La tredicesima lama dei tarocchi unisce i due concetti che non sono così separati come sembra in quanto il 13 indica cambiamento drastico che può essere sia in positivo che in negativo, così come la morte và interpretata come morte alchemica, morire a sè stessi per poi rinascere, come nei riti iniziatici. Il 13 è composto da 1 e 3 per cui, l’Uno origine di tutte le cose il tre è la conoscenza della completezza e della perfezione: i latini affermavano che “omne trinum est perfectum”. Nella corrispondenza tra l’alfabeto egiziano e le lettere del nostro alfabeto, la 13esima lettera è la M, con l’immagine della Civetta, il simbolo della ricerca nel buio , ricerca interiore. Nell’alfabeto ebraico la 13esima lettera è la Mem (la lettera M dell’alfabeto latino), essa è legata all’acqua, rappresenta il rivelato ed il nascosto. " tratto da http://www.hackthematrix.it/?p=14135?p=14135

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